lunedì 20 ottobre 2008

Da Roma un piatto Emiliano

Dovete sapere che Twister è un milanese doc, cresciuto in Città Studi per oltre trenta anni.
Del classico soggetto da grande città ha però ben poco, odia il caos cittadino ed è perfettamente in grado di vivere senza tutti gli agi tipici dei grandi centri urbani; il suo sogno era di vivere in un piccolo paesino immerso nella natura quasi dimenticato da Dio e quasi ci è riuscito visto dove ci siamo andati a rintanare (tranne nei periodi come questo in cui, per lavoro, siamo costretti a rituffarci nella grande capitale).
Questa passione gli deriva dai nonni, è con loro infatti che ha passato tutte le estati della sua infanzia e adolescenza in un paesino dell' Emilia Romagna, Capanne, che si trova a circa 5 Km da Balze (forse più conosciuto), a ridosso del Monte Fumaiolo che guarda la valle del Para.
Bellissimi luoghi devo dire, dove tutto è fermo e l'unica cosa che si trasforma sono i colori di una natura incontaminata che scandiscono le stagioni.
Tanto per farvi vedere:

Neanche a dirlo, come volete che si cucini in un posto così?
Bè, dovete sapere che Twister va pazzo per un piatto tipico di queste parti che gli faceva sempre la sua adorata nonna (no, avete capito bene, della mamma neanche l'ombra in cucina...) ed è molto tempo, diciamo anni ormai, che mi lancia la sfida...
Calimero la sfida l'ha accettata e domenica si è armata di parannanza, tavola e macchinetta per la pasta e ha sparato i suoi

Tortelli di patate alla piastra (o lastra)


La ricetta è tipica dell'Appennino Tosco-Romagnolo. E' un piatto povero, basato su ingredienti facilmente reperibili, farina e patate. Io, da brava romana, non ne immaginavo l'esistenza e devo dire che questa cosa di conoscere e imparare ricette che fanno parte della tradizione storica di regioni diverse mi piace un sacco.
La ricetta può variare da paese a paese ma a Capanne, nel comune di Verghereto, la fanno così:

Ingredienti:

Per l'impasto
1/2 Kg di farina (io ho usato la tipo 2 semintegrale ma comunemente viene usata la 00)
1 uovo
acqua q. b.
sale

Per il ripieno
1 Kg e 1/2 di patate
2 hg e 1/2 di ricotta
1 uovo (io non l'ho messo)
parmigiano
sale
pepe
noce moscata
latte q. b.


Per il ripieno unire tutti gli ingredienti alle patate lessate e schiacciate e ottenere una sorta di purè abbastanza sodo. Assaggiare e dosare i vari ingredienti, io ho usato Twister come cavia che a un certo punto ha esclamato: "si si, è proprio come quello della nonna!" ;-)
Lo lasciamo lì e passiamo ad impastare la nostra farina con 1 uovo al centro, il sale e tanta acqua quanto basta per amalgamare il tutto. Impastare energicamente fino ad avere una bella palla soda e liscia e coprire con un telo.
A questo punto sono ricorsa alla macchinetta della pasta della mia mamma... si lo so che la nonna li faceva col mattarello e che fatti col mattarello sono più buoni però che cavolo, con quello non sono così brava... va bene lo stesso no?
Insomma bisogna fare dei comunissimi ravioli, solo di dimensioni più grandi, tipo di 10-12 cm per lato che poi verranno mangiati con le mani.
I tortelli venivano cotti, un tempo, su una lastra di pietra ben calda che veniva posta sulla brace del camino, le nonnette del paese ancora oggi li cuociono sulla piastra della stufa e io, bè, io li ho cotti su una volgare piastra in ghisa sul fornello a gas della cucina.
Il tortello va cotto sulla piastra calda per 4 o 5 minuti per parte e comunque, fino a che non risultino leggermente bruciacchiati sulla superficie.


Per questa volta ho fatto contento Twister usando tutti gli ingredienti originali, la prossima volta farò sicuramente delle varianti; farò l'impasto con acqua, farina e sale senza l'uovo, e studierò delle alternative per togliere i latticini dal ripieno, sto già studiando la cosa, vi farò sapere.
Per ora godiamoci questi che sono proprio buoni.
Unico inconveniente è che se ne mangiano troppi, uno tira l'altro e con questa dose ne sono venuti una cinquantina, Twister e Calimero questa settimana assumeranno le sembianze (fisiche) dei tortelli...

3 commenti:

Anonimo ha detto...

e brava Calimero!!!!!!!!!!!!
Sapevo che ci saresti riuscita: adesso sai fare proprio tutto. I tortelli alla lastra erano il tuo esame di laurea e ti sei meritata un 110 e lode (so che c'è una frase in latino che andrebbe detta ma ho fatto lo scientifico ...ahahah.
Ma ti sei rovinata con le tue stesse mani: ho informato tutti del tuo nuovo post e quindi la prossima estate sono tutti ansiosi di provare i tuoi tortelli e certamente non ti potrai sottrarre: sarebbe meschino no? Oltretutto troverai una bella tavola di legno ed un perfetto matterello tipici della cucina romagnola... Dai Calimero STUPICISCI...
E siamo già tutti con l'acquolina in bocca....
Grazie Calimero sei una pesona fantastica e non solo dal punto di vista culinario...
Ti vogliamo tutti bene e siamo felici che tu sia entrata nella pazza famiglia (una sana ci voleva).
P.S. Magari potresti anche anticipare a Natale la tua esibizione: sai come sono buoni i tortelli davanti al camino?
Mentre fuori nevica,nevica, nevica (ricordi?) e quindi che altro se po'ffa'?

calimero ha detto...

Ok, appuntamento a Natale alla Capanna con i tortelli, (Twister-lavoro permettendo) e speriamo di rimanere bloccati dalla neve come già è successo tante volte...
E' forse l'unica occasione che abbiamo di vederti scolare grappa mentre spali la neve dalle macchine e canti e ridi come mai hai il coraggio di fare quando sei a mente lucida.

Anonimo ha detto...

Sto andando alla anonima alcoolizzati: tranquilla: per Natale sarò perfettamente lucida e tu ti dovrai spalare la neve dalla tua macchinetta: ho già preparato la pala (tanto con i muscolacci che ti ritrovi sarai meglio di uno spazzaneve meccanico).
Con sempre tanto affetto