lunedì 16 giugno 2008

Un nuovo amore

Si si, qui lo dico e qui lo affermo, ho un nuovo amore che è andato a supplire questo che un tempo sembrava insostituibile... si sa, le donne sono volubili :-))))
(Twister mi guarda con sospetto... ha detto che spera che con gli uomini possa essere più ferma) ma vi assicuro che mai avrei pensato di poterla avere ancora più soffice, più gustosa, più colorata.
Insomma se avete una minima predisposizione ai colori solari (arancione) e non siete allergici alla frutta secca (mandorle) vi consiglio mooooolto fermamente questa buonissima


Torta di carote


La ricetta l'ho accalappiata da qualche parte nel web in un foodblog che però ho dimenticato di trascrivere, generalmente lo faccio sempre se trovo ricette di mio gusto.
Ho apportato però delle varianti alla ricetta originale quindi vi scrivo direttamente la mia versione modificata

Ingredienti:
- 3 uova
- 250 gr di carote magari bio
- 100 gr olio (io ho usato l'extra vergine ma se vi risultasse troppo forte usatene uno più delicato)
- 250 gr di farina (metà integrale e metà di tipo 2)
- 150 gr di zucchero di canna (ho evitato quello integrale che sarebbe migliore dal punto di vista nutrizionale ma che per i nostri gusti sa eccessivamente di melassa)
- buccia grattugiata + succo di un limone bio
- 3 cucchiai di mandorle pelate
- 3 cucchiai di pinoli
- 1 bustina di cremor tartaro



Pulire le carote e passarle nel mixer con la lama di acciaio insieme alle mandorle e ai pinoli, facendo attenzione a non ridurre il composto a purea ma lasciandolo tritato grossolanamente.
Togliere il trito dal contenitore, riporlo in un piatto e cambiare le lame di acciaio con quelle di plastica più adatte per impastare; versare nel mixer, nell'ordine, le uova e lo zucchero, montare qualche minuto e aggiungere l'olio, il limone (buccia + succo), la farina, il lievito e all'ultimo unire delicatamente il trito di carote.
Versare tutto il composto in una tortiera, io ne ho usata una apribile con diametro 24 cm rivestita con carta da forno bagnata e strizzata (così niente burro! :-))))))
In forno a 180° per circa 40'.
Una volta fredda cospargere con dello zucchero di canna a velo ma vi assicuro che è buonissima anche senza.




Slurp slurp!
Un disastro! Il twister e io ce la facciamo fuori in due giorni fra colazione, dolcetto dopo pranzo, merenda, dolcetto dopo cena...

giovedì 5 giugno 2008

Le coccinelle portafortuna

Ambarabaciccicoccò
tre civette sul comò
Che facevano l'amore
con la figlia del dottore.
Il dottore si ammalò.
Ambarabaciccicoccò.

Ma voi l'avete mai capita stà filastrocca?

Si lo so che serviva per la "conta" e veniva usata dai bambini per esempio quando dovevano decidere chi "stava sotto" a nascondino (i bambini di oggi secondo me non la conoscono proprio), ma, a parte la rima che è riuscita, che senso ha? e poi, non per fare la bacchettona ma una filastrocca per bambini a sfondo sessuale?

Mi immagino il ragazzino che a scuola, dopo la lezione di educazione sessuale chiede alla maestra: "ho capito come fanno l'amore la mia mamma e il mio papà ma non mi è chiaro come possano fare le civette a fare l'amore con la figlia del dottore... :-O

Vabbè, intanto però ieri sera, sul davanzale di casa di Lanfry e Cipolla abbiamo assistito a un duetto amoroso fra due coccinelle e, violando completamente la legge sulla privacy, il grande Lanfry le ha immortalate:



Quindi, considerando che le coccinelle già di loro portano fortuna, se le becchi anche che fanno l'amore cosa vorrà dire?... :-)))))

domenica 1 giugno 2008

L'ultimo tiramisù

No vabbè cosa andate a pensare?
Noi stiamo bene, a casa tutto bene, i nostri stanno bene è solo che sta per arrivare l'estate (anche se dal tempo non si direbbe) quindi, come ogni anno, diamo l'addio al "dolce" re dell'inverno, il dolce talmente calorico da doverlo saggiamente evitare in periodi di bikini e da riproporre quando avremo quei bei maglioncioni invernali che possano celare i disastri da lui prodotti.

Udite udite, uno squillo di trombe annuncia l'addio all'ultimo

Tiramisù (della stagione)


Lo so che lo sapete fare tutti, chi non sa fare il tiramisù?
Ma la ricetta la metto lo stesso, non sia mai passasse di qui l'unica persona al mondo che un tiramisù non lo ha mai fatto in vita sua! ...Ciao gufo reale!!! :-)))))

Ingredienti:
- 2 uova
- 2 cucchiai colmi di zucchero di canna
- 250 gr di mascarpone freschissimo
- 100 gr di panna montata
- savoiardi
- caffè ristretto
- cacao amaro




Separare i tuorli dagli albumi e riporre quest'ultimi in frigorifero.
Lavorare con delle fruste elettriche i tuorli con lo zucchero sino ad avere un composto bello spumoso, aggiungere il mascarpone precedentemente lavorato con lo sbattitore o con una forchetta e ridotto a una crema vellutata e senza grumi.
Ora recuperare gli albumi belli freddi dal frigo e montarli con le fruste elettriche sino ad averli belli sodi (la sapete quella che gli albumi ben montati dovrebbero tenere in piedi un cucchiaio no?), incorporarli delicatamente al composto e, per ultimo, incorporare qualche cucchiaio di panna montata. Io amo aggiungere anche due cucchiai di caffè per aromatizzare in modo quasi impercettibile la crema. Riporre in frigo.
Ora, in una teglia o in bicchieri/coppette monoporzione, "comporre" il dolce alternando strati di savoiardi appena bagnati nel caffè (vi prego non fate l'effetto pappetta) alla crema che deve essere abbondante, morbida e generosa soprattutto nell'ultimo strato coprente.

Appena prima di servire spolverizzare a piacere con cacao amaro.



Qui nella versione in coppetta


Ora vi dico che nella mia quasi ventennale esperienza di realizzatrice di tiramisù ho provato un pò tutte le versioni, da quella con i pavesini al posto dei savoiardi a quella senza panna a quella con la variante del cocco grattugiato come copertura... e difficilmente (potrei dire forse mai) mangiavo questo tipo di dolce nei ristoranti.

Da quando con Twister ci siamo trasferiti nelle Marche, abbiamo scoperto una trattoria a conduzione familiare in un paesino vicino al nostro dove preparano un tiramisù spettacolare, Twister non ha avuto il coraggio di dirmelo in faccia ma ho capito dai mugolii che faceva mentre lo mangiava che superava nettamente quello preparato da me... mai sentito mugolii in casa :-(((((
Ho cercato di carpire il segreto ma niente, il figlio della cuoca un giorno si è fatto scappare che loro i pavesini non li bagnano al caffè ma li mettono secchi e li inondano di crema, ci pensa lei ad ammorbidirli.
Non so, dovrò provare la variante ma in questo caso del caffè che ne facciamo? e poi che tiramisù è se non c'è il caffè?
Comunque anche senza caffè è spettacolare, una volta mi è sembrato di sentire dei granelli di amaretti, possibile?
Se c'è qualche marchigiano che fa il tiramisù in a similar manner faccia un cenno, tanto c'è tempo fino al successivo inverno per il prossimo tiramisù.