mercoledì 7 maggio 2008

Altro che dolcezze...


Volevo pubblicare un dolce ma ho deciso di rimandare, non è giornata di dolcezze.
Certe notizie ti lasciano l'amaro in bocca per cui parlare di una cosa bella ma leggera come una ricetta ti sembra decisamente fuori luogo.

Mi riferisco alla vicenda del ragazzo di Verona, Nicola Tommasoli, pestato a sangue, fino a morire, da cinque ragazzi veronesi.
La cosa sconcertante è che non esiste un motivo per quello che è accaduto; di cronache di delitti ne sentiamo continuamente alla televisione, il tale che ha ammazzzato la fidanzata perché lo aveva lasciato, quello che ha sparato al vicino di casa dopo anni e anni di litigi furiosi, quello che stermina la famiglia perché in preda alla depressione, quello che uccide l'anziano genitore perché malato, quello che pugnala l'inquilina che non gli paga l'affitto da mesi... ce ne sono un'infinità da raccontare ma tutti con qualcosa in comune, una motivazione.
Una motivazione che, anche se inaccettabile e giudicabile, rimane pur sempre una motivazione.
Stavolta no, non c'è neanche quella.
I cinque ragazzi sono simpatizzanti dell'estrema destra ma sembra che la politica non c'entri nulla, avevano solo voglia di picchiare qualcuno e hanno cercato un pretesto per farlo.

Io non sono molto in sintonia con questa tesi, per me la politica c'entra eccome, c'entra questa ideologia che si ispira ad ideali nazifascisti e che fa dell'odio verso lo straniero o il "diverso" il suo credo.
Provate a pensare se, quello che è successo, fosse stata opera di extracomunitari.
La destra avrebbe messo immediatamente alla gogna i colpevoli, invece, questa volta, i mostri sono di casa nostra, ragazzi di buona famiglia e "simpatizzanti" di destra.
E allora Fini, il nuovo Presidente della Camera dei Deputati, ha affermato che sì, per carità, i ragazzi vanno sicuramente puniti ma che l' omicidio di Verona ed i fatti di Torino non sono paragonabili, e quindi ha dichiarato che le bandiere bruciate al salone del Libro di Torino da gruppi anarchici sono fatti ben più gravi.
Si asserisce quindi che l'omicidio di Verona non è motivato da alcuna matrice ideologica mentre i fatti di Torino sarebbero sintomo di una sinistra radicale sempre piu' antisemita.
Che obiettività eh?

Forse qualche ragazzo che ha pensieri strani dovrebbe leggere qui





... intanto i genitori di Nicola Tommasoli hanno dato il consenso per l'espianto degli organi.


Capirete allora perché oggi non posto una stupida torte di carote.

1 commento:

Anonimo ha detto...

La cultura (?)della prepotenza, dell'arroganza, della supposta superiorità non è solo di destra: è un modo di vivere che comincia molto spesso in famiglia: quanti ragazzi crescono tra genitori che litigano furiosamente e si picchiano? Quanti padri trattano le loro mogli e figli come servi con la motivazione che loro lavorano e portano i soldi a casa per mantenerli? Non vogliono mai essere contraddetti e pretendono di avere sempre ragione e l'ultima parola su tutto? Quante persone sono cresciute con l'idea che se una persona nasce nel sud è un essere ignorante, sporco e non degno di essere accolto fra gli altri? E la scuola? Chi insegna ai ragazzi che cosa è la democrazia e la tolleranza? E non parlo delle superiori ma delle elementari: quante insegnanti cercano di spiegare ai bambini che se uno di loro è nato in un altro paese e si esprime a fatica è semplicemente un ragazzo come loro, che va aiutato e non emarginato? Quante di loro insegnano la cultura della comprensione,dell'altruismo? Questi ragazzi crescono con l'idea che chi ha più soldi è da ammirare; che solo se hai la macchina più grande sei migliore degli altri. I padri e le madri non insegnano i valori della moralità, dell'umanità, della disponibilità. Il valore del lavoro che è fondamentale se vuoi capire il senso del denaro: si guadagna onestamente e si spende con rigore: ed invece oggi i ragazzi credono che tutto sia loro dovuto, che devi avere il cellulare di ultima generazione, il motorino, l'abbigliamento firmato: insomma se hai tutto questo sei uno che conta.E se non te lo puoi permettere a causa delle condizioni economiche della tua famiglia, allora devi procurartelo per fare parte del "gruppo". Anche come procurartelo fa parte del sistema: con prepotenza, con la forza, faccendo il bullo e se poi lo fai con altri bulli come te tutto diventa più facile. E se qualcuno si permette di dirti semplicemente "NO" come quel ragazzo di Verona allora non c'è pietà: come si permette questo di dire no? A me? A noi? Ed ecco che scatta la molla del "non ti devi permettere perchè noi ti distruggiamo per il solo gusto di dimostrarti che siamo i più forti".
Certo è un'analisi che può essere anche semplicistica e non coglie tanti altri aspetti che andrebbero discussi ma io sono fondamentalmente sicura che l'educazione che tu impartisci a tuo figlio è la pietra migliare della sua vita: con l'esempio, con la rettitudine con rigorosa equità,con tanto tanto amore.
So che l'influenza che poi verrà esercitata nei confronti di questi ragazzi da parte del mondo che li circonda, degli amici che frequentano sarà straordinariamente importante ma se una persona ha delle basi corrette e dei fondamentali virtuosi difficilmente diverrà un violento.
La violenza non è di destra o di sinistra: è stupidità allo stato puro.
E ultimo ma non meno importante è la "testa" dei figli: lo dice una persona che non è certo da citare ad esempio per mille e mille errori che ha commesso: ma i miei figli sono ragazzi onesti e molto spesso invece di essere io a capire loro sono stati loro ad essere indulgenti con me, facendomi capire i miei errori e perdonandomeli tutti. Quindi è la loro "testa" che è a posto: perchè? Non ho una risposta: forse sono semplicemente dei ragazzi buoni ed intelligenti.
E le persone di cui si circondano sono come loro.
Sono stata fortunata.